mercoledì 12 ottobre 2011

I Castiglioni al Rotary per raccontare i "Pozzi parlanti"


angelo e alfredo castiglioni al rotary di varese
I famosi archeologi varesini Angelo e Alfredo sono stati in visita al Rotary Club Varese Verbano per presentare il loro documentario“ I pozzi cantanti di Etiopia. E per presentare la prossima avventura in Eritrea
Angelo e Alfredo Castiglioni, i famosi archeologi varesini,  lunedì sera 10 ottobre 2011 sono stati in visita al Rotary Club Varese Verbano per presentare il loro documentario“ I pozzi cantanti di Etiopia” e per anticipare la loro nuova campagna archeologica. Con le luci abbassate la platea è rimasta in silenzio ad osservare immagini che sono «Le straordinarie pagine di una storia umana scomparsa per sempre».
Nell’Etiopia meridionale nella terra dei pastori Borana, ci sono pozzi che sprofondano fino a trenta metri nel sottosuolo. Pozzi che risalgono al XVI secolo. Fino a pochi anni fa, uomini, donne e ragazzi scendevano, all’alba, nel buio dello scavo per raggiungere la falda acquifera scoperta seguendo le radici del sicomoro, l’albero della vita. Persone posizionate le une sulle altre in bilico su legni fradici o immersi nell’acqua fino oltre la cintola, portavano in superficie il prezioso “oro blu” necessario agli uomini ed agli armenti, grande ricchezza di questo popolo. Un canto scandiva il lavoro, ritmico e ripetitivo. Centoventi, centocinquanta litri d’acqua al minuto per ogni uomo. Cori antichi che uscivano dalla terra e che si udivano da lontano. “Pozzi Cantanti” che hanno scandito la vita di generazioni di pastori e che ormai hanno cessato di cantare a causa dell’avvento della “civilizzazione”.
I due fratelli si sono alternati nel racconto di storie e avventure, di viaggi impegnativi e difficili ed hanno anticipato anche alcune notizie sulla loro prossima campagna in EritreaPartiranno a fine dicembre, su invito del Presidente eritreo. E’ la loro seconda missione in questo Paese. Scopo principale sarà quello di approfondire gli scavi effettuati l’anno scorso per poter trovare evidenze egizie che conprovino la loro ipotesi che la città di Adulis, vecchio porto antico del periodo Tolemaico, non sia altro che la Terra di Punt: la favolosa e mitica terra che ha sempre affascinato studiosi e viaggiatori, una regione che ancora oggi non è stata chiaramente localizzata. Luogo da cui, secondo le fonti egizie, provenivano molte risorse quali oro, incenso, legni preziosi, avorio, ebano, pietre dure, penne di struzzo, aromi e altro. «Augurando un buon viaggio ad Alfredo ed Angelo, li prenotiamo per l’anno prossimo e li salutiamo in attesa del resoconto della loro nuova campagna di scavi» hanno commentato i membri del rotary varesino.

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