mercoledì 3 giugno 2009

IMMIGRAZIONE: MONS. MARCHETTO, DALL'ITALIA ZELO MAL RIPOSTO

CITTA' DEL VATICANO - Nella politica dell'immigrazione basata sui respingimenti, "l'Italia sembra essersi presa il ruolo di tirare la volata ad altri Paesi con uno zelo degno di miglior causa". Il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti torna a criticare le scelte del governo italiano in materia d'immigrazione, in un'intervista al mensile cattolico Jesus. "Il riferimento continuo a una tendenza o a comuni intendimenti in seno all'Unione europea - aggiunge Marchetto - non toglie la responsabilità di ciascuno Stato e non esclude gli adattamenti previsti alle varie situazioni". Monsignor Marchetto esprime "grande rispetto per la politica e per gli uomini che vi sono impegnati" ma anche "pena, nel senso buono dell'espressione" quando "assumono atteggiamenti aggressivi nel linguaggio, anche violenti, non rispettosi dell'altro, che poi è un uomo politico come loro". "Faccio memoria - ha aggiunto - della politica, quella alta e nobile, rispettosa e al tempo stesso convinta delle proprie ragionate posizioni, senza preconcetti, con capacità di tutti unire nella superiore ricerca di un bene comune che faccia attenzione specialmente ai più poveri, ai bisognosi, a chi non ha il necessario per vivere. Penso alla politica superiore che Paolo VI, un grande italiano - ha concluso - definì 'eminente espressione di carita'". DIACONESCU, STRATEGIA PER CONFINI ESTERNI UE - La Romania intende proporre "una strategia comune" per combattere l'immigrazione "a quei Paesi, come l'Italia e la stessa Romania, che praticamente difendono l'Unione europea e i suoi membri dai rischi che aumentano e diventano sempre più sofisticati". Lo ha detto all'ANSA il ministro degli Esteri romeno, Cristian Diaconescu, annunciando che il tema sarà nell'agenda dell'incontro con i colleghi italiano Franco Frattini e serbo Vuk Jeremic, la settimana prossima a Belgrado. "Come l'Italia, anche la Romania ha un confine marittimo e, dopo la Finlandia, ha il secondo confine a est più esteso - ha ricordato il ministro di Bucarest -. Per questo una cooperazione più stretta a livello europeo può esser molto importante, soprattutto contro il traffico di esseri umani, l'immigrazione clandestina, il traffico di droga e di armi leggere". IMMIGRAZIONE ANIMA DIBATTITO POLITICO - La politica del governo sull'immigrazione è insopportabile" perché tende a far passare tutti gli immigrati come dei criminali. Così il segretario del Pd Dario Franceschini durante la trasmissione Radio Anch'io. Il leader democratico ha ribadito le critiche alla politica dei respingimenti effettuata dal governo che "viola la legge e i diritti internazionali". "Quello che è insopportabile - ha aggiunto - é che facciano passare tutti gli immigrati per quelli che fanno il reato sotto casa. Gli immigrati invece sono anche la badante che abbiamo in casa o l'operaio che si spacca la schiena sotto il sole per raccogliere la frutta nei nostri campi". Dura la replica del presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto: "Franceschini non può falsificare la realtà e non vedere che con la nuova politica attivata dal governo in materia di immigrazione nell'arco di poche settimane é già stato possibile registrare un decremento degli ingressi clandestini nel nostro Paese, che così si sta allineando sui livelli della Francia di Sarkozy e della Spagna di Zapatero". Per il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, il problema dell'immigrazione clandestina è invece "tutt'altro che risolto con i respingimenti". "Il Cie di Lampedusa si è svuotato - afferma -, ma gli sbarchi continuano su tutte le coste del sud,senza dimenticare che l'85% degli irregolari arriva nel nostro Paese in altro modo". http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_986693607.html

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