venerdì 5 giugno 2009

4 giugno 2009 Ue: l’immigrazione nel Mediterraneo al centro del Consiglio Giustizia e Interni di oggi a Lussemburgo.

I Ministri dei ventisette, per l’Italia Maroni, si confronteranno sulla proposta di Barrot per una redistribuzione “su base volontaria” dei richiedenti asilo che sbarcano in Italia, Malta, Grecia e Cipro. Oggi a Lussemburgo si riuniscono i Ministri dell'Interno dell'Unione europea per discutere dell'immigrazione clandestina nel Mediterraneo. L’incontro è stato preceduto da una lettera del Commissario Ue Jacques Barrot ai Ventisette nei quali si anticipa la proposta su cui i Ministri si confronteranno nel vertice odierno. Nella lettera, inviata lo scorso 28 maggio, Barrot ha sottolineato come davanti al problema degli sbarchi illegali si imponga “una risposta europea, fondata sulla solidarietà tra Stati membri”. Una risposta congiunta, quindi, che per il Commissario dovrà articolarsi in due tempi (breve e lungo periodo) e coprire tre dimensioni fondamentali: asilo e protezione umanitaria; controllo delle frontiere e operazioni marittime; cooperazione con i Paesi terzi. Barrot propone “uno sforzo volontario di solidarietà con gli Stati membri più esposti, sotto forma di trasferimento” delle persone che godono dello status di rifugiato o di una protezione internazionale”. L'ipotesi è che, una volta accolte in uno degli Stati Ue più esposti alla pressione migratoria o anche in quelli di transito come la Libia, queste persone possano godere di un trasferimento all'interno dell'Unione. Per quanto riguarda invece il controllo delle frontiere e le operazioni marittime, il Vicepresidente dell'esecutivo Ue suggerisce di potenziare 'Frontex', l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne dell'Ue, magari adottando “chiare disposizioni circa il luogo di sbarco delle persone soccorse nel quadro di queste operazioni”. Il Commissario francese propone inoltre di organizzare “una conferenza ministeriale Ue-Africa sulla migrazione e lo sviluppo che si iscriva nella continuità della conferenza di Tripoli-2006, riunendo allo stesso tempo i Paesi di origine, i Paesi di transito e i Paesi di destinazione”. Sul “piano esterno”, Barrot propone di “promuovere le relazioni tra l'Alto commissariato per i rifugiati e la Libia in vista di istituire in questo Paese un dispositivo di accoglienza e di protezione dei richiedenti asilo che risponda alle norme internazionali”. La Commissione Ue e la Presidenza di turno stanno lavorando congiuntamente ad una proposta che possa sfociare in un accordo nel Consiglio Europeo del prossimo 18 e 19 giugno. Le tappe in programma, oltre all’incontro odierno, sono il Consiglio Esteri del 15-16 giugno, dove saranno i Ministri degli Esteri dei Ventisette a confrontarsi ed il Consiglio Europeo. (Al. Col.) http://immigrazioneoggi.it/daily_news/2009/giugno/04_2.html

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